Un dono straordinario da restituire
«Il mio primo viaggio in Africa risale al 1998, in Madagascar.
I tessuti erano appesi ovunque e, mossi dal vento, si gonfiavano e sgonfiavano creando un paesaggio irreale.
Non appena li vedo, mi innamoro dei loro colori, delle loro geometrie, della loro energia e della loro consistenza.
Le donne che li indossavano erano splendide.
Avevano il passo di regine, portavano le stoffe con grazia e orgoglio, come fossero stati abiti su misura.
Acquisto diversi tessuti e li indosso subito: come gonne, sciarpe, vestiti.
Li porto dentro casa facendone tende e copri-divani.
Più mi circondo di loro e più sento un forte richiamo alla vita e alla vivacità, a godere della meraviglia che ci circonda.
I tessuti africani celebrano la vita, ma lo fanno con semplicità, la semplicità potente della Natura.
Da lì, il viaggio non si ferma più.
Ogni anno torno in Africa varie volte e raggiungo in tuk tuk gli straordinari mercati delle cittadine.
Se prima acquistavo i tessuti senza sapere cosa rappresentassero quei simboli che mi catturavano, ora comincio a leggere le scritte ai lati delle tele e mi informo sui diversi significati.
Mi si apre un mondo: quello del tessile che utilizza disegni e geometrie per raccontare una tradizione ricchissima.
Il mio amore per l’Africa cresce ulteriormente. Inizio anche a ballare danza afro e non smetto più.
Conosco Katina Genero, una musa straordinaria a cui sarò sempre grata per come mi ha introdotto alla Cultura Africana.
Un dono straordinario arrivato da lontano nella mia esistenza: ecco come considero il mondo dei tessuti africani.
Ed ecco perché voglio restituire questo dono, per sostenere e celebrare la meraviglia di una terra piena di vita, ancora troppo poco conosciuta.»
Katia Zuanon
Fondatrice di Prayers